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Lunedì 1 settembre 2014 20.15
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni

PER UN PUGNO DI DOLLARI

(Italia/RFT/Spagna 1964) di Sergio Leone (100')

Versione italiana


Soggetto
: Sergio Leone. Sceneggiatura: Sergio Leone, Duccio Tessari. Fotografia: Federico Larraya, Massimo Dallamano. Montaggio: Roberto Cinquini. Scenografia e costumi: Carlo Simi. Musica: Ennio Morricone. Interpreti e personaggi: Clint Eastwood (Joe, lo straniero), Gian Maria Volonté (Ramon Rojo), Marianne Koch (Marisol), Margarita Lozano (Consuelo Baxter), Bruno Carotenuto (Antonio Baxter), Antonio Prieto (Benito Rojo), Wolfgang Lukschy (John Baxter), José "Pepe"Calvo (Silvanito), Mario Brega (Chico). Produzione: Arrigo Colombo, Giorgio Papi per Jolly/Constantin/Ocean. Durata: 100'

Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association e realizzato dal laboratorio L'Immagine Ritrovata.

In un certo senso, Sergio Leone sentiva che Hollywood non sapeva più creare la magia che lo aveva incantato da giovane. I western erano diventati troppo convenzionali e verbosi [...]. Leone intuiva che le vecchie favole stavano svanendo e sentiva che "non sarebbe stato possibile rimpiazzarle". Si poteva far rivivere l'incanto concentrandosi su dettagli convincenti, facendo uno sforzo per mantenere la favola il più possibile realistica, sottolineando l'imprevedibilità, accentuando "lo spettacolo" e creando un eroe in sintonia con i tempi. Ed era affascinato dal meccanismo che permette al cinema di proporsi come moderna forma di mito. Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò avvenga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l'ironia, l'umorismo e la voce di un personaggio che dice "Mi sembra di giocare agli indiani". Insomma, vuole avere tutto. [...] Sergio Leone faceva film western ambientati in un'altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontarci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l'atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. Una delle caratteristiche salienti del western era il paesaggio, e Leone usò i paesaggi in maniera spiazzante, ora riempiendoli di faccioni ora distanziandosi per lasciarli sorprendentemente vuoti. Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni.
(Christopher Frayling)


Proiezioni in versione inglese con sottotitoli italiani

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20.15
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Lunedì 1 settembre 2014
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni
20.15

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L'evento è parte di: Il Cinema Ritrovato al Cinema

Tariffe:

Interi € 7,00

Riduzioni
Amici e Sostenitori Cineteca, possessori delle carte Feltrinelli Cartapiù e Multipiù € 5,50
AGIS (escluso sabato e festivi) € 6,00
Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi), Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,50

Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 174
Aria Condizionata
Accesso e servizi per disabili
Il nostro cinema aderisce al circuito CinemAmico: è possibile utilizzare l’applicazione MovieReading® per i film di cui è prevista audiodescrizione e/o sottotitolazione sull'applicazione.
Tel. 051 2195311