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ALLACCIATE LE CINTURE

(Italia/2013, 110') di Ferzan Ozpetek
con K. Smutniak, F. Arca, F. Scicchitano

Introduce Ferzan Ozpetek

Ore 20.00 AperiLibro al diSanaPianta: Ferzan Ozpetek presenta il suo romanzo Rosso Istanbul (Mondadori, 2014)

 

Elena si divide tra Antonio e Fabio, due ragazzi che, in modo diverso, decidono di amarla. Antonio è la passione travolgente e proibita che sogna di diventare amore ma non sa se ne è degno e all'altezza, Fabio è l'amicizia totale che è già amore ma accetta i confini dettati dalle proprie scelte esistenziali. Due amori che non si escludono a vicenda ma che si sfidano in continuazione. In questa sfida ogni segreto, ogni desiderio nascosto e ogni sussulto del cuore viene vissuto come una turbolenza da cui tutti hanno paura di essere travolti.


"Allacciarsi le cinture per affrontare le turbolenze che nella vita, prima o poi, arrivano.". Ferzan Ozpetek spiega il titolo del suo nuovo film, Allacciate le cinture, che affronta, tra lacrime e ironia, temi grandi: la forza e il mistero dell'amore, la malattia, e il corpo che si trasforma, il tempo che passa, "la bella stagione che sta per finire, ti soffia sul cuore e ti ruba l'amore", canta nei titoli di coda Rino Gaetano, in una struggente versione live di A mano a mano. Kasia Smutniak è una barista energica e dalle ambizioni imprenditoriali, fidanzata con un giovane benestante leccese (Francesco Scianna). S'innamora inaspettatamente, e malgrado il primo incontro sbagliato, di un meccanico rozzo (l'ex tronista Francesco Arca) che ha un rapporto con la sua migliore amica, Carolina Crescentini. Ritroviamo la coppia tredici anni dopo, sposata con due figli, lui infedele e incapace di gestire la quotidianità, lei ormai proprietaria di un locale. Accompagnata dalla zia a un controllo, la donna scopre di essere malata. Sostenuta dall'affetto dei suoi cari, la madre (Carla Signoris), la zia stravagante (Elena Sofia Ricci), il marito e il migliore amico gay (Filippo Scicchitano), affronta le tappe dolorose della terapia. "Sei anni fa ho organizzato una cena per una mia amica malata e molto provata. C'era Stefania Sandrelli, il suo idolo - racconta Ozpetek - parlavamo seduti vicino e io le chiesi con la mia solita sfrontatezza se avesse ancora rapporti con il marito. Lei rispose che sì "agli uomini non fa schifo niente". Questa battuta l'ho messa nel film. Cogliendo gli sguardi tra loro ho pensato che questo amore, capace di andare oltre la fisicità, andava raccontato. Ho 55 anni e so che ciò che conta, nella vita, sono solo l'amore e l'amicizia". Regista e attori confessano che l'aspetto più difficile è stato mostrare sullo schermo il passaggio del tempo, 13 anni, sul corpo dei personaggi. Kasia Smutniak è dimagrita in modo quasi allarmante, mentre Arca è ingrassato di tredici chili. "Quando l'ho scelto mi hanno quasi insultato su Twitter. Ma Arca era perfetto, aveva negli occhi il personaggio. È la dimostrazione che si può essere attori per istinto, anche senza studio", dice Ozpetek. Kasia Smutniak, raggiante e in dolce attesa: "Credo che la felicità sia nei piccoli gesti. Per il mio personaggio sono due le svolte che contano: l'incontro con l'amore e il guardare in faccia la morte. Sono i momenti della vita che riportano a te stesso".

Arianna Finos, "La Repubblica"

Proiezioni:
Giovedì 3 luglio 2014
Arena Puccini
21.45
L'evento è parte di: Arena Puccini

Tariffe:

Biglietto intero: 6,00€
Ridotto (over 60, correntisti BPER, correntisti e dipendenti Unipol Banca, soci DLF, soci Coop, studenti universitari iscritti A.A. in corso, Amici e Sostenitori Cineteca, Tessere Lumière, AGIS/VOLA AL CINEMA, ragazzi fino a 11 anni, militari): 4,50€
Puccini Card: ogni 4 ingressi il 5° è gratuito
Prevendita online sul sito www.vivaticket.it e presso Emporio Cultura, Piazza Maggiore 1/e

Informazioni
366-9308566 /340-4854509 (dalle 20.30)

Dettagli sul luogo:
via Sebastiano Serlio, 25/2

Apertura cassa: ore 20.45