LA SEDIA DELLA FELICITÀ
(Italia/2014) di Carlo Mazzacurati (94')
Introduce Isabella Ragonese
"Radicato nel Nordest, La sedia della felicità ribadisce il territorio del cinema di Carlo Mazzacurati e punta su due losers approdati, chissà come e chissà quando, al Lido di Jesolo. A Dino e Bruna capita l'occasione della vita, un tesoro da trovare per cambiare la sorte e risollevarsi dai propri fallimenti. In una regione e in un mondo dove tutto va in panne, si rompe e si spezza, dove anche i traghetti alle fermate sembrano incapaci di ripartire, un'estetista un tatuatore restano invischiati in qualcosa che non avevano previsto e che ha a che fare con la riscoperta dei sentimenti e dell'amore. Con garbo surreale, la commedia dinamica di Mazzacurati cambia lo stile di versificazione del suo cinema, sperimentando una scansione del racconto che pratica leggerezza e sorriso. [...] Per intenzione, gioco e tanto amore avviene l'agnizione, la rivelazione dei personaggi e il riconoscimento degli attori che hanno fatto e frequentato il cinema di Mazzacurati. Giuseppe Battiston, Roberto Citran, Antonio Albanese, Fabrizio Bentivoglio, Silvio Orlando, Natalino Balasso 'accarezzano' con malinconica dolcezza una commedia che chiede a gran voce la sospensione dell'incredulità. Fuori dal gruppo debuttano Valerio Mastandrea, paladino gentile dai tempi comici perfetti, e Isabella Ragonese, nostra signora delle Dolomiti, piena di grazia e riservata bellezza". (Marzia Gandolfi)
"Ci vuole una grande intelligenza e una grande profondità per arrivare alla leggerezza di Carlo. La sedia della felicità per me è un film jazz, perché Carlo aveva una struttura molto precisa però ti dava la possibilità dell'assolo. Era come la sensazione di libertà di quando ascolti il jazz. Era un regista tecnicamente preparatissimo, con uno stile potente e la curiosità di cercare sempre nuove storie, nuovi attori, pensi a quanti hanno lavorato con lui. E lavorando con lui entravi nel suo mondo, un mondo anche infantile, nel senso bello del termine, sono rare le persone nel mondo del cinema che conservano la capacità di stupirsi di un bambino, oltre all'interesse sincero per gli altri. Quando gli parlavi ti guardava negli occhi, aveva davvero curiosità per te, per conoscerti. Amava le persone come amava i suoi personaggi, anche i disgraziati, i mascalzoni, lui li raccontava con affetto e li faceva amare dal pubblico. Lavorare con lui è stata una grande lezione di cinema, ma ancora più grande è stata la lezione di vita".
Isabella Ragonese, intervistata da Maria Pia Fusco, "La Repubblica", 22 marzo 2014
Tariffe:
Interi € 8,00
Riduzioni
Amici e Sostenitori Cineteca e Studenti dell'Università di Bologna € 7,00
Numero posti: 174
Aria Condizionata
Accesso e servizi per disabili
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