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LA BOCCA DEL LUPO/ TAHRIR

LA BOCCA DEL LUPO
(Italia/2009) R.: Pietro Marcello. Int.: Vincenzo Motta, Mary Monaco. D.: 76'
Provenienza: BIM / SEAC
Introduce Pietro Marcello

 

Non un film a soggetto ma neanche cinema documentario come lo si intende abitualmente. Senza attori, ma con due personaggi veri e forti al suo centro, e alla base una storia d'amore come non se ne sanno più raccontare, un amore vero tra due veri 'irregolari', uno, Vincenzo, che si è fatto un mucchio d'anni di carcere, e in carcere ha conosciuto, amandola ricambiato, una persona sensibile e fedele, Mary. La mitologia odierna sui trans, virata tutta al pruriginoso o al negativo, resta debitamente sconvolta da questo straordinario e bellissimo personaggio reale. Vengono ovviamente in mente Pasolini, e soprattutto Fassbinder, ma c'è qui una tenerezza maggiore, nel commovente rispetto tra gli amanti, e nell'attenzione, nel rispetto, nell'affetto di cui li circonda il regista. Questa coppia di fatto vive nell'antico centro di Genova, e il film è anche un film sulla città, e sugli abitanti dei suoi vicoli, la bocca del lupo già cantata da Remigio Zena e, più di recente, da Fabrizio De André. [...] Nell'insieme, un poema sul tempo che passa, sulla fine della Genova della modernità, che anche di qui prese vita (da Colombo, indirettamente evocato - le navi a vela, il monumento - alla morte e distruzione delle vecchie fabbriche, alla fine del proletariato), e sull'avvento di un'inquietante post-modernità.
(Goffredo Fofi)


TAHRIR
(Italia-Francia/2011) R.: Stefano Savona. D.: 90'. Documentario
Provenienza: CineAgenzia
Introduce Pietro Marcello 

Negli ultimi vent'anni sono andato quasi ogni anno al Cairo e, come tutti coloro che conoscono e frequentano l'Egitto, non mi sarei mai aspettato quello che è successo fra fine gennaio e inizio febbraio 2011. Il 29 gennaio, dopo aver passato ore davanti al sito di al-Jazeera, incollato alla cronaca online, frammentaria e a bassa risoluzione della rivoluzione egiziana, ho deciso di partire per vedere da vicino chi c'era in Piazza Tahrir, chi fossero le migliaia di persone che per la prima volta in trent'anni sfidavano lo stato di emergenza e i divieti del regime; volevo capire cosa volessero esattamente, quali fossero i loro orientamenti politici e i loro riferimenti simbolici, come si immaginassero il loro futuro. In Piazza Tahrir si presentava un'occasione unica, quella di filmare tutta la società egiziana, gente di ogni provenienza e di ogni classe sociale, tutti insieme per la prima volta, uniti nell'unico scopo di abbattere la dittatura, asserragliati all'interno di una enorme piazza dove i poliziotti e gli sgherri del regime non potevano entrare. Solo il cinema documentario può cogliere quegli istanti in cui appare allo stato più puro la libertà: quel senso di compiutezza che si annida nel dialogo, nelle relazioni che grazie alla parola si stringono con gli altri. "Una mano sola", come dice uno dei tanti motti di questa Rivoluzione. (Stefano Savona)

Proiezioni:
Mercoledì 25 luglio 2012
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le Stelle del Cinema
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

La cartolina della serata

Tipo di File: PDF Dimensione: 369.18 Kb