A QUALCUNO PIACE CALDO
(Some Like It Hot, USA/1959, 120') di Billy Wilder
Con Marilyn Monroe, Tony Curtis, Jack Lemmon
Introduce Gian Luca Farinelli
Sugar Kane, suonatrice di ukulele in questo indiscusso capolavoro della storia del cinema, è la sola vera eroina romantica nel destino di Marilyn Monroe. Billy Wilder e I.A.L. Diamond (principe degli sceneggiatori hollywodiani) ne fanno una creatura geneticamente disposta alla malinconia ("appena attaccano My Melancholic Baby, perdo la testa"), tutta una fragilità e un tremolio ("sembra fatta di gelatina") anche nel corpo spanso che Charles Lang e Orry-Kelly letteralmente svestono di luce, ragazza che vuole essere amata e poi vuol farla finita con l'amore in due canzoni che ancora mettono i brividi (mentre un diverso brivido può cogliere quando, parlando di Tony Curtis, sospira che è "suicidally beautiful"). Nel film che è vortice supremo di maschere e smascheramenti, solo per lei si ristabilisce l'aurea misura della commedia: se il comico deflagra come luogo di un'anarchia sessuale libera e pericolosa, se nei gangster movies è tutto un incrociarsi di posti e momenti sbagliati (fino ai fradici finali nel fango, nell'ombra, sotto i cartelloni pubblicitari), la commedia romantica è al contrario la perfetta coincidenza dei tempi, la sovrannaturale armonia, la sensuale simultaneità degli eventi: è dunque Sugar che corre sul pontile verso il motoscafo dove crede che Joe l'aspetti, e Joe che scivolando in bicicletta sotto quello stesso pontile raggiunge la meta un attimo solo prima di lei, sfiorando ma infine sventando, lui sì, il suo lapsus traditore (si strappa via gli orecchini di strass); è Sugar che arriva alla stessa barca appena prima che porti via Joe, Daphne e Osgood, e può offrire alla strana partouze la consolazione del suo seno abbagliante. (Paola Cristalli)
Copia proveniente da Park Circus
Tariffe:
Ingresso libero