INTOLERANCE

(USA/1916) di D. W. Griffith (163')

Fu definito un delirio di grandezza per l'impegno produttivo, il respiro narrativo, l'ambizione sconfinata del regista. Ambientato in tempi e luoghi diversi, l'opera abbraccia quattro vicende: la caduta di Babilonia, la vita di Cristo, la strage degli Ugonotti, la storia moderna di un uomo e una donna in una grande città. "Montando liberamente episodi di epoche differenti li riunisce dando vita a una grande sinfonia con un solo scopo: un'appassionata difesa della tolleranza. L'amore di Griffith per la storia era paragonabile a quello che nutriva per la gente semplice e cioè per le vittime della storia" (Martin Scorsese). Renderà il montaggio alternato un principio fondante della grammatica cinematografica. La produzione doveva durare alcuni mesi, mentre si protrae per più di un anno. A un tecnico che fa un timido accenno al calendario, Griffith risponde: "Che fretta c'è? Dopo questo film ce ne sarà un altro". Già, ma la storia del cinema non sarà più la stessa. (lv)

Musiche composte e dirette da Carl Davis sincronizzate dal vivo in sala da Patrick Stansbury