TORO SCATENATO

(Raging Bull, USA/1980) di Martin Scorsese (129')

Esordi, ascesa e declino di Jake La Motta, che negli anni Quaranta sgusciò a forza di pugni fuori dagli slums del Bronx per diventare campione dei pesi medi, guadagnò e sperperò una montagna di dollari, finì triste pagliaccio di se stesso in un locale notturno e infine si beccò pure un'accusa per stupro di minorenne. Un film così rabbioso e dolente, nel suo bianco e nero iperrealista (insieme a Manhattan, inaugura una certa visualità nostalgica del nuovo cinema americano), che diventa molto di più di un'esemplare, paradossale vita italianamerican. La violenza pubblica (esibita e trionfante) si fa specchio di un nodo privato (nascosto e tormentoso): l'incapacità del maschio italoamericano di confrontarsi con le donne al di fuori d'uno schema delirante (o Madonna o puttana, e comunque per sempre puttana una volta che il sesso l'ha sfiorata). Un capolavoro di Scorsese, Schrader e De Niro. (pcris)

Copia ristampata a cura di Park Cirkus