Bookmark and Share

RUPI DEL VINO e ITALIANAMERICAN

RUPI DEL VINO
(Italia/2009) di Ermanno Olmi (54')

Introduce Ermanno Olmi

Valtellina, vigne e vini. Chi fra noi, cittadini comuni, ha ancora un rapporto diretto e partecipe col mondo del vino? Credo, oramai, solamente quei pochi che il vino lo coltivano, ne curano i frutti e lo producono. Per il cittadino comune, ossia il cittadino metropolitano, l'approccio al vino è con gli scaffali espositivi. [...]. In passato, invece, non era così.Il momento del vino, nella mia infanzia contadina, era vissuto con partecipazione diretta al rito che ogni anno puntualmente si ripeteva e perpetuava a cominciare, appena fuori dall'inverno, dalla preparazione della vigna con la cura dei tralci e della zolla. E poi in primavera, quando le mani del vignaiolo frugavano con dolcezza nel fitto del fogliame dove spuntavano i primi grappoli ancora minuti come neonati. Prossimi all'autunno, ogni giorno si scrutava il cielo e si invocava l'aiuto divino perché la burrasca e la temutissima grandine non rovinasse il raccolto. E finalmente la vendemmia. Mani addestrate e agili coglievano grappoli ricchi di umori della terra e vigore del sole, dai chicchi turgidi di succo e di luce. [...] La pigiatura era festa per tutti: augurio di abbondanza e rassicurazione di sopravvivenza. Il vino è l'immancabile offerta all'ospite, un invito alla compagnia, alla pacifica convivenza. Il vino è alimento e insieme sostanza di sacralità.
(Ermanno Olmi)

ITALIANAMERICAN
(USA/1974) di Martin Scorsese (48')

Introduce Cecilia Cenciarelli

Nel suo più celebre documentario, Martin Scorsese parla con i genitori della vita nella Brooklyn italoamericana anni Cinquanta: una conversazione registrata in un weekend del 1974, porta alla luce le memorie di una famiglia italoamericana nella quale sta maturando una personalità straordinaria.

Da un lato Italianamerican ci aiuta a capire meglio che cos'è l'identità, al di là di tanti e troppi luoghi comuni, ma d'altro canto voglio rimarcare che è anche un'operazione fondamentale che oggi dovrebbe diventare modello culturale. Scorsese fece quest'operazione in tempi non sospetti, spinto probabilmente dall'urgenza di salvare la memoria delle sue radici, di un'identità che stava correndo, come quella degli italo-americani. Questo è ciò che oggi dovremmo fare tutti nelle nostre comunità, perché oggi i tempi ci chiamano tutti con la stessa urgenza. Avere memoria significa avere cura.
(Carlo Petrini)

Proiezioni:
Sabato 24 luglio 2010
Piazza Maggiore
22.00
L'evento è parte di: Sotto le stelle del Cinema 2010

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina della serata

Tipo di File: PDF Dimensione: 2.61 Mb