

TUTTI A CASA
(Italia/1960) di Luigi Comencini (120')
Con: Alberto Sordi, Serge Reggiani, Didi Perego
Videocontributo di Paolo Virzì
"Nella storia d'Italia c'è un periodo oscuro, ignorato e taciuto come una vergogna di famiglia: la storia patria, raccontata ad alta voce e talvolta con tono enfatico, si spegne in un borbottio seguito da un penoso silenzio all'approssimarsi del fatidico 1943". Age e Scarpelli giustificano così la nascita di Tutti a casa, col desiderio di gettare luce su questa sorta di buco nero nazionale, crogiolo di sentimenti confusi e contrastanti, ma anche occasione di rinascita dopo un ventennio di obbedienza. Il sottotenente Innocenzi (Sordi in uno dei suoi ruoli più belli), dopo la caduta del regime nel luglio '43, si trova come un naufrago alla deriva, alla stregua di molti italiani: "Quella del ritorno a casa è l'unica idea chiara che hanno, l'unica idea che li accomuna, l'unica fede", ha scritto Comencini. Ma l'itinerario di quest'uomo come tanti, che in poco più di due mesi attraversa la penisola dal Veneto a Napoli, è soprattutto un viaggio di riscoperta interiore, un travagliato affiorare della dignità. Nella migliore commedia italiana, con le sue continue rotture di tono fra dramma e farsa, l'avventura dell'uomo qualunque è l'emblema di un percorso collettivo. Tutti a casa ne è un esempio perfetto. (Andrea Meneghelli)
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale
Tariffe:
Ingresso libero

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