Bookmark and Share

JUDY

(Regno Unito/2019) di Rupert Goold (118')

Acquista qui

Inverno 1968. La leggendaria Judy Garland arriva nella swinging London per esibirsi. Sono passati trent'anni da quando, ancora adolescente, è diventata una star grazie alla Dorothy del Mago di Oz. Mentre si prepara per lo show, Judy litiga con i manager, affascina i musicisti e s'abbandona ai ricordi insieme agli amici e agli adorati fan. Judy è fragile: dopo 45 dei suoi 47 anni passati sul palcoscenico, è esausta, afflitta dai ricordi di un'infanzia perduta, con cinque matrimoni falliti alle spalle, depressione e dipendenze dal alcol e farmaci.

- Premio Oscar 2020 come migliore attrice a  Renée Zellweger
- Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico a Renée Zellweger

"Di regola i biopic sui protagonisti dello spettacolo sono storie o di ascesa, o di declino - vedi, l'anno scorso, Stanlio & Ollio. Appartiene in tutto e per tutto alla seconda categoria Judy: anche se si apre sull'audizione per Il mago di Oz, il film che, nel 1939, consacrò la giovanissima Garland alla fama e la spinse nel tritatutto di Hollywood. Nell'episodio il testo di Peter Quilter, da cui il film è tratto, individua l'origine delle future disgrazie della protagonista. Mostrando come Louis B. Mayer, patron della MGM, abusi della fragilità della ragazzina negandole le esperienze della sua età e plagiandola per sfruttarla meglio. Come faranno altri uomini della sua vita. La scena, però, è in flashback (col dolly che si apre sulla famosa "strada di mattoni gialli" della piccola Dorothy) mentre la vicenda principale del film ha luogo nel 1968: quando Judy, sul viale del tramonto, accetta di tenere una serie di esibizioni dal vivo al Talk of the Town di Londra. Il cinema l'ha già dimenticata e il suo ultimo film Ombre sul palcoscenico, titolo lugubremente premonitore, risale al '63. Spaventata di perdere i figli, di cui il padre chiede la custodia, stremata dall'abuso di alcol e farmaci, a Londra la star vive la sua ultima stagione all'inferno prima di congedarsi dal mondo a soli 47 anni. Tolto qualche episodio (grazioso quello della coppia di ammiratori gay), il film non aggiunge granché a quanto già sapevamo della sfortunata artista. (...) Però c'è Renée Zellweger. Conoscendola per le sue parti tutte ammiccamenti e mossettine alla Bridget Jones, sapere che era stata scelta per impersonare l'infelice star ci aveva fatto temere il peggio. Invece l'abbiamo vista calarsi nel personaggio con sobria empatia, osando interpretare lei stessa le canzoni di Judy. Che avesse attitudine alla musica l'avevamo già scoperto in Chicago: però qui si supera. Sentitela, nella scena finale, cantare Somewhere over the Rainbow e poi riparliamone."

Roberto Nepoti, "La Repubblica"

Trailer del film
Proiezioni:
Mercoledì 9 settembre 2020
Arena Puccini
21.30
L'evento è parte di: Arena Puccini 2020

Tariffe:

Prezzo del biglietto

Se acquistato on-line (opzione consigliata):

Posto unico euro 5
L'acquisto può essere effettuato fino alle ore 20.30 del giorno stesso.

Se acquistato alla biglietteria dell'Arena Puccini (posti rimanenti dalla prevendita) dalle ore 20.45:

Intero euro 6
Ridotto euro 5

Riduzioni
Over 60, clienti BPER Banca, soci DLF, soci Coop (la tessera è individuale), soci Coop Dozza, Card Cultura, studenti universitari, Amici Cineteca di Bologna, Agis Cinema, ragazzi fino a 11 anni, militari, Circolo Dozza A.T.C.

Dettagli sul luogo:
via Sebastiano Serlio, 25/2

Apertura cassa: ore 20.45

Documenti

Scheda del film

Tipo di File: PDF Dimensione: 287.72 Kb