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SORRY, WE MISSED YOU

(GB/2019) di Ken Loach (101')

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Il titolo si riferisce al messaggio lasciato dai fattorini ai clienti che non trovano a casa. Protagonista è Ricky che, dopo una lunga lista di lavori, si è messo in proprio come trasportatore acquistando un furgone, con grandi sacrifici suoi e della sua famiglia. Quello del lavoro è uno dei temi caldi del cinema del regista britannico, da Riff Raff a Bread and Roses fino a Io, Daniel Blake. Dopo oltre cinquant'anni di carriera Loach è ancora uno dei pochi cineasti contemporanei a sondare in profondità il reale, a osservare le iniquità sociali e gli affanni dei più deboli e trasformarli in materia narrativa incandescente per un cinema saldo nello stile e nella volontà di denuncia.

"Ecco finalmente le immagini della realtà della gig-economy, di quella economia digitale che Loach definisce il nuovo orrore del capitalismo, "la logica evoluzione del mercato scaduto nella concorrenza selvaggia a ridurre i costi e ottimizzare i profitti". Un modo di consumare diventato irrinunciabile mentre sta sovvertendo il mondo del lavoro e la vita dei lavoratori, i pilastri sociali, le scelte politiche. Paul Laverty, ex seminarista cattolico e cosceneggiatore abituale di Loach, anche questa volta si è molto documentato per raccontare la classe senza coesione né forza né riconoscimento dei nuovi precari legati all'e-commerce, ma non solo, non protetti, non sindacalizzati, sfruttati da intoccabili poteri invisibili ma anche da visibili amministratori: con la perdita di ogni difesa, la fine della solidarietà, quindi di ogni potere di contrattazione, la sottomissione, ognuno per sé e gli altri rivali, nemici. Sopravvivono solo i guerrieri, dice il gestore e infatti di guerra si tratta per Ricky, contro il traffico, contro le soste vietate, contro le strade introvabili, i clienti chiacchieroni o villani o sospettosi o il loro cane feroce, contro il bisogno di urinare contro la stanchezza contro il bip contro i minuti perduti. Persino contro la famiglia che ha bisogno di lui ma non gli è concesso il tempo da dedicare al disagio dei figli, alla solitudine di Liza Jane, alla ribellione di Seb, corpo e intelligenza da adolescente, viso da bambino, voce da uomo, che non vuole rassegnarsi a una vita come quella del padre, non vuole più andare a scuola, rischia un primo arresto, ha un talento artistico che sfoga da graffitaro, ma che sente senza futuro. Dove sono finiti l'amore, le speranze, la famiglia, se non si ha più tempo per capirsi e aiutarsi, e scoppiano i litigi, e il padre alza la mano sul figlio? Non ci sono vie d'uscita per loro e per i tanti come loro, per la stanchezza, la sfiducia, l'umiliazione, la paura? Nel film capita che si parli di calcio ma non di politica, di partiti, di governo, come se non esistessero o non si ritenessero capaci di alcuna garanzia rispetto al potere di una economia aliena e ingestibile. Loach si chiede, e obbliga a chiederci mentre soddisfatti con un clic ordiniamo pranzi e vestiti e frigoriferi e cibo per gatti che arriveranno puntuali, se questo sistema sia sostenibile e sino a che punto si espanderà. Non solo quello del digitale ma della proletarizzazione di qualsiasi mestiere. Come influirà non solo sulle persone sempre più arrabbiate e sulle loro famiglie sempre più inquiete, ma anche sulla società, sulla politica, sui governi. Perché la sinistra ha abbandonato i lavoratori e i lavoratori la sinistra?"

Natalia Aspesi, "La Repubblica"

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L'Ospite
(Italia/2020) di Paolo Muran da un soggetto di Emilio Marrese (34')

Introducono Paolo Muran e Emilio Marrese

Proiezioni:
Lunedì 7 settembre 2020
Arena Puccini
20.45
L'evento è parte di: Arena Puccini 2020

Tariffe:

Prezzo del biglietto

Se acquistato on-line (opzione consigliata):

Posto unico euro 5
L'acquisto può essere effettuato fino alle ore 20 del giorno stesso.

Se acquistato alla biglietteria dell'Arena Puccini (posti rimanenti dalla prevendita) dalle ore 20.00:

Intero euro 6
Ridotto euro 5

Riduzioni
Over 60, clienti BPER Banca, soci DLF, soci Coop (la tessera è individuale), soci Coop Dozza, Card Cultura, studenti universitari, Amici Cineteca di Bologna, Agis Cinema, ragazzi fino a 11 anni, militari, Circolo Dozza A.T.C.

Dettagli sul luogo:
via Sebastiano Serlio, 25/2

Apertura cassa: ore 20.45

Documenti

Scheda del film

Tipo di File: PDF Dimensione: 459.99 Kb