Bookmark and Share

L’ANNO CHE VERRÀ

(Francia/2019) di Mehdi Idir e Gran Corps Malade (111')

Acquista qui

Un anno nel cuore di una scuola e di un quartiere. Samia, una giovane novizia che lavora nell'infanzia, arriva dalla sua nativa Ardèche in un college ritenuto difficile nella città di Saint-Denis. Lì scopre ricorrenti problemi di disciplina, la realtà sociale che pesa sul distretto, ma anche l'incredibile vitalità e umorismo, sia degli studenti che del suo team di supervisori. Samia si adatta e ben presto si diverte a canalizzare l'ardore dei più dirompenti. La sua complicata situazione personale la avvicina naturalmente a Yanis, un adolescente vivace e intelligente.

"Se la didattica ai tempi del Covid-19 vi rende nostalgici alla vista di studenti e insegnanti in vere e proprie classi, allora vi invito a guardare L'anno che verrà. Questa commedia franco-araba, dal titolo originale La Vie Scolaire, riesce a essere credibile nel suo approccio realista a un soggetto come quello della vita di una scuola di periferia. Difatti, il film è ambientato in una scuola media di Saint Denis, quartiere periferico di Parigi abitato in maggioranza da immigrati di colore. Gli studenti sono una massa selvaggia senza alcuna voglia di studiare, né alcun senso di disciplina o controllo. Ma ecco che arriva Samita Zibra, interpretata meravigliosamente da Zita Hanrot, giovane e appena incaricata vice-preside che si rifiuta di considerare questi ragazzi come casi disperati. Nessuno riesce a spiegarsi come un tipo autoritario e raffinato come lei sia arrivato fino a Saint Denis. Samita si mette al lavoro, con l'aiuto di Moussa e Dylan, due goffi bidelli da sitcom, e uno degli insegnanti, Thierry, che si mostra come l'unico capace di ascoltare. Fino a qui niente di nuovo. Ma ciò che fa la differenza in L'anno che verrà sono proprio i ragazzini, perlopiù attori non professionisti che trasportano il film dentro la dura realtà di periferia e proprio per questo lo rendono credibile. Liam Perron fa un lavoro eccellente come Yanis, uno studente sveglio che non è, però, motivato a studiare ed eccellere in un mondo che tratta gli immigrati come poco più che selvaggi, costantemente screditati dai media e minacciati dalla polizia. Dunque il desiderio sincero di Samita di aiutare Yanis e incoraggiare gli interessi cinematografici del ragazzo sono continuamente ostacolati non solo dal sistema, ma anche dalla propensione dello stesso ad auto-sabotarsi. I registi Mehdi Idir e Grand Corps Malate, nome d'arte di Fabien Marsaud, sono entrambi nati e cresciuti a Saint Denis, in una cittadina conosciuta per l'alto numero di crimini e per gli scambi di droga; hanno basato la sceneggiatura sulle loro vicende personali. Grazie all'anarchia delle scene scolastiche, che esplodono con una vivacità che spesso manca nelle sceneggiature più tradizionali, i due registi riescono a raggiungere l'autenticità tipica del documentario. E fanno bene a fidarsi dell'interpretazione seria e grintosa della Hanrot, nel ruolo di un'educatrice la cui passione e dedizione nel fare la differenza riesce a trasportare il film verso un finale entusiasmante e vincente".

Peter Travers, "Rolling Stones" 

Trailer del film
Proiezioni:
Domenica 5 luglio 2020
Arena Puccini
21.45
L'evento è parte di: Arena Puccini 2020
Anteprima Italiana

Tariffe:

Se acquistato on-line (opzione consigliata):

Posto unico euro 5
L'acquisto può essere effettuato fino alle ore 20.30 del giorno stesso.

Se acquistato alla biglietteria dell'Arena Puccini dalle ore 21.00:

Intero euro 6
Ridotto euro 5

Riduzioni
Over 60, clienti BPER Banca, soci DLF, soci Coop (la tessera è individuale), soci Coop Dozza, Card Cultura, studenti universitari, Amici Cineteca di Bologna, Agis Cinema, ragazzi fino a 11 anni, militari, Circolo Dozza A.T.C.

Dettagli sul luogo:
via Sebastiano Serlio, 25/2

Apertura cassa: ore 20.45

Documenti

Scheda del film

Tipo di File: PDF Dimensione: 274.45 Kb