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PRANZO DI FERRAGOSTO

(Ita/2008) di G. Di Gregorio (75')

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Figlio unico di madre vedova, ho dovuto misurarmi per lunghi anni, da solo, con mia madre, personaggio di soverchiante personalità, circondato dal suo mondo. Pur se provato, ho conosciuto e amato la ricchezza, la vitalità e la potenza dell'universo dei 'vecchi'. Ma ho anche visto la loro solitudine e vulnerabilità in un mondo che cammina a passo accelerato senza sapere dove va perché dimentica la sua storia, perde la continuità del tempo, teme la vecchiaia e la morte ignorando che nulla ha valore se non la qualità dei sentimenti. Nell'estate del 2000 realmente l'amministratore del condominio, sapendomi moroso, mi propose di tenere sua madre per le vacanze di ferragosto. In un sussulto di dignità rifiutai, ma da allora mi chiedevo spesso cosa sarebbe potuto succedere se avessi accettato. Questo è il risultato. Per le attrici, dopo aver incontrato delle professioniste, ho scelto delle signore che non avevano mai recitato, prive di vizi formali, in base alla forza della loro personalità. Durante le riprese mi hanno travolto, la storia cambiava in base ai loro umori ma l'apporto, in termini di spontaneità e verità, è stato determinante. Alcune riprese le ho addirittura rubate. L'attore che interpreta l'amministratore, Alfonso Santagata, è un grande attore di teatro. Gli altri, il dottore e l'amico di Trastevere, sono realmente miei amici d'infanzia. In quanto a me, ho interpretato il ruolo del protagonista perché in fase di preparazione, mentre spiegavo all'equipe che occorreva trovare un uomo di mezz'età, più o meno alcolizzato, che aveva vissuto per anni con la madre, tutti i visi si sono rivolti molto seriamente verso di me.

Gianni Di Gregorio


È peccato raccontare Pranzo di Ferragosto, commedia all'italiana cinica e divertente sulla terza età, perché il film è pieno di intelligenti deviazioni psicologiche: spiritoso e cattivo, due virtù convivono. [...] Il regista si scelse come attore, ha girato in fretta, mai frettolosamente, nei luoghi dove la storia è nata e dove finisce in modo inaspettato, con un ribaltamento di prospettiva, man- tenendo la cattiveria di una vera commedia che porta il DNA di Risi, Scola, Monicelli ma difendendo la qualità dei sentimenti. Per le attrici, dopo aver pensato a professioniste in naftalina, l'autore ha scelto invece signore con rughe e acciacchi presi dalla vita che non avevano mai recitato. Mamma è una nobile decaduta che mette qua e là francesismi come nei romanzi di Tolstoj, le altre tre sono più trash ma non sono le fruttarole mogli di Sordi, ma borghesi che nascondono dietro le ricette, le ripicche per la tv e gli appunti affettivi, anche profonde malinconie. La più anziana delle star, tutte felici al Lido [per l'anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia], classe 1918, dice che se dovesse rinascere si farebbe monaca e tutte insieme sperano di aver iniziato una nuova carriera.

Maurizio Porro 

 

 

 

Proiezioni:
Sabato 15 agosto 2020
BarcArena
21.30
Dettagli sul luogo:
via Raffaello Sanzio, 8 (Bologna)

Documenti

Cartolina PRANZO DI FERRAGOSTO

Tipo di File: PDF Dimensione: 1.32 Mb