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GETAWAY!

(The Getaway, USA/1972) di S. Peckinpah (122') V.O. SOTT
Introduce Stefano Accorsi

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Realizzato durante la fase di frenetica attività che coincise con la riabilitazione di Sam Peckinpah in seguito a Il mucchio selvaggio, The Getaway confermò la collaborazione del regista con Steve McQueen, iniziata con L'ultimo buscadero. La sceneggiatura che lo stesso Jim Thompson aveva tratto dal proprio romanzo fu scartata a favore di un Walter Hill in ascesa, mentre la colonna sonora originale del collaboratore abituale di Peckinpah, Jerry Fielding, fu anch'essa accantonata a favore delle cadenze jazz di Quincy Jones, voluto da McQueen. Il forte richiamo di McQueen, allora all'apice del successo, era incrementato dalla presenza al suo fianco, nel ruolo della moglie, di una Ali McGraw fresca del successo di film molto diversi, La ragazza di Tony e Love Story (e destinata a diventare sua moglie nella vita reale dopo una relazione intrecciata durante le riprese del film). Inizialmente accolto con scetticismo dalla critica per la prevedibilità della trama incentrata sulla solita rapina finita male, il film sembra essere invecchiato bene nel restituirci un Peckinpah e un McQueen d'annata. A questo indubbiamente contribuisce la nitida fotografia degli esterni texani firmata da Lucien Ballard, operatore abituale di Peckinpah. Come è stato osservato in una recente critica che definisce il film "l'altra faccia di L'ultimo buscadero", The Getaway "non parla solo di soldi rubati e di legami sfasciati, ma anche del lato squallido del Sud-Ovest americano nei primi anni Settanta".
Ian Christie


Non potevi trasporre fedelmente il romanzo di Thompson, dovevi renderlo più un film di genere. Il romanzo è strano e paranoico e ha un finale favoloso. È stato scritto negli anni Cinquanta, è ambientato negli anni Cinquanta, ma è più una storia da anni Trenta. Credevo che adattando fedelmente il romanzo nessuno avrebbe prodotto il film, e McQueen non avrebbe accettato la parte. Nel libro, c'era qualcosa di profondamente brutale in Doc McCoy e non ritenevo che sarebbe stato possibile spingersi così in là con un film. Mi sono ritrovato nella strana posizione di cercare di renderlo meno violento. [...] Tra i film che ho scritto, credo che sia di gran lunga il migliore e il più interessante. Non ebbe critiche positive, ma fu un grande successo commerciale. Il più grande che Sam abbia mai avuto.
Walter Hill

 

Proiezioni:
Martedì 14 luglio 2020
Piazza Maggiore
21.30
L'evento è parte di: Sotto le stelle del Cinema 2020
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:

Documenti

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