ASCENSORE PER IL PATIBOLO
(Ascenseur pour l'échauffaud, Francia/1958)
Regia: Louise Malle. Interpreti: Jeanne Moreau, Maurice Ronet, Georges Poujouly, Lino Ventura. Durata: 92'
Copia proveniente da CulturesFrance
Introduce Stefano Zenni, musicologo
Tratto da un romanzo di Noël Calef, il film di Louis Malle rielabora in maniera strabiliante una trama noir. Su questa storia di tradimenti, omicidi progettati e commessi, di dettagli che complicano la vicenda e casualità che segnano il destino, Malle costruisce una melodia soffusa, aiutato dalla magistrale partitura jazz composta da Miles Davis, un mood che combacia perfettamente con le tinte cupe e minacciose del film. Si tratta dell'esordio di Louis Malle alla regia. Jeanne Moreau non è mai stata così bella e magnetica: una dark lady dallo sguardo inquieto. Vederla passeggiare per le vie di Parigi, anonima figura dall'andatura sensuale, ma quasi alla deriva, sullo sfondo grigio e sfocato dell'inquadratura, tra i riverberi delle luci al neon, ci fa pensare che gli stati di grazia esistono. Magnifica la fotografia in bianco e nero di Henri Decae (un maestro della luce).
(Rinaldo Censi)
precede
CHARLOTTE ET SON JULES (Francia/1958)
Regia: François Truffaut e Jean-Luc Godard. Interpreti: Jean-Paul Belmondo, Gérard Blain, Anne Collette. Durata: 13'
Copia proveniente da Les Films du Jeudi
Girato da Jean-Luc Godard in una giornata, Charlotte et son Jules è l'esatto opposto del film di Malle: si tratta di un film bislacco, slabbrato, fuori misura, ma pieno di vitalità, di energia, come il suo protagonista: Jean-Paul Belmondo. Un film lontano dai canoni produttivi dell'epoca: per linguaggio gergale, invenzioni visive, libertà di composizione. Lei ha lasciato lui (Belmondo) per un altro (che le farà fare cinema). Lui dunque torna e le fa la lezione, senza darle il tempo di replicare: "D'altra parte perché fare del cinema. Trovo che sia disonorevole, disonorevole e anche fuori moda. È vero. Cos'è il cinema? Un faccione che fa delle smorfie in una piccola sala. Bisogna essere fessi per entusiasmarsi di questo. Sì, so quel che dico: il cinema è un'arte illusoria". La tirata di Belmondo è scritta e recitata dallo stesso Godard. Dato che Bebel era partito per il militare, fu Godard a doppiarlo.
(Rinaldo Censi)
Tariffe:
Ingresso libero