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PANE, AMORE E FANTASIA

(Italia/1953) di Luigi Comencini (94')

Regia: Luigi Comencini. Soggetto e sceneggiatura: Ettore Maria Margadonna, Luigi Comencini. Fotografia: Arturo Gallea. Montaggio: Mario Serandrei. Scenografia: Gastone Medin. Musica: Alessandro Cicognini. Interpreti: Vittorio De Sica (maresciallo Antonio Carotenuto), Gina Lollobrigida (Maria De Ritis, la ‘bersagliera'), Roberto Risso (carabiniere Pietro Stelluti), Marisa Merlini (Annarella), Maria Pia Casilio (Paoletta), Virgilio Riento (don Emidio), Tina Pica (Caramella), Memmo Carotenuto (carabiniere Sirio Baiocco). Produzione: Titanus. Durata: 94'
Versione originale con sottotitoli inglesi

Il titolo Pane, amore e fantasia lo trovammo in collaborazione io e Margadonna. Un napoletano mi aveva raccontato la storia di un povero che mangiava un pezzo di pane; un turista passando gli chiedeva: "Che stai mangiando?" e poiché col pane non c'era niente il povero rispondeva: "Pane e immaginazione". [...] Insistetti per avere la Lollobrigida, in modo da formare di nuovo la coppia dell'episodio della ‘maggiorata fisica' di Altri tempi. E fu fatta.

(Luigi Comencini)


Nel 1951 scoppia il ‘caso' di Due soldi di speranza di Renato Castellani: una commedia sentimentale girata in esterni da attori sconosciuti, con una freschezza e una spontaneità che la portano al successo, imponendola come prototipo di un nuovo genere, subito definito ‘neorealismo rosa'. Era un'indicazione che un produttore come Lombardo non poteva lasciarsi sfuggire. Così, a due anni di distanza da quel successo, egli scrittura l'autore del soggetto del film di Castellani, lo sceneggiatore Ettore M. Margadonna, un regista emergente, Luigi Comencini, due beniamini del pubblico, Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida, cui affianca dei caratteristi di gran mestiere, Tina Pica, Virgilio Riento, Memmo Carotenuto. La combinazione risulta più che azzeccata: e nel dicembre 1953 Pane, amore e fantasia, accortamente applicando per la prima volta in Italia la tecnica della commedia di costume hollywoodiana a un film ‘falso rustico', rilancia clamorosamente il ‘neorealismo rosa', ottenendo alla fine della stagione il primo posto assoluto nella classifica degli incassi.

(Aldo Bernardini, Vittorio Martinelli)

precede
IL PROCESSO DI FRINE
(episodio di Altri tempi - Zibaldone n. 1)
(Italia/1952) di Alessandro Blasetti (22')

Regia: Alessandro Blasetti. Soggetto: dal racconto omonimo di Edoardo Scarfoglio. Sceneggiatura: Alessandro Blasetti, Suso Cecchi D'Amico. Fotografia: Gábor Pogány, Carlo Montuori. Montaggio: Mario Serandrei. Scenografia: Veniero Colasanti, Franco Lolli, Dario Cecchi. Musica: Alessandro Cicognini. Interpreti: Vittorio De Sica (il difensore d'ufficio), Gina Lollobrigiga (Maria Antonietta Desiderio), Giovanni Grasso (il presidente del tribunale), Arturo Bragaglia (il pubblico ministero), Vittorio Caprioli (il farmacista). Produzione: Società Italiana Cines. Durata: 22'
Versione originale con sottotitoli inglesi
Per gentile concessione di Ripley's Film

Quando scelsi la Lollobrigida per l'episodio del Processo di Frine aveva già fatto qualche film [...]. La prima scena la recitò con una certa sostenutezza perché non era abituata a sentirsi imporre tutto assieme un costume e una pettinatura che non gradiva al cento per cento. Però, appena si vide in proiezione, scese in teatro dove io stavo lavorando, mi diede di gomito e sottovoce disse: "Avevi ragione!" Quindi fu leale, e poi era dotata di una grossa intelligenza come attrice, avvertiva istintivamente quello che doveva o non doveva fare. È in questo film che De Sica parla di Gina come di una ‘maggiorata fisica', un termine che diventò molto di moda.

(Alessandro Blasetti)

Proiezioni:
Giovedì 8 agosto 2019
Piazza Maggiore
21.30
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema 2019
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina dell'evento

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