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FIGHT CLUB

(USA/1999) di David Fincher (139')

Regia: David Fincher. Soggetto: dal romanzo omonimo di Chuck Palahniuk. Sceneggiatura: Jim Uhls. Fotografia: Jeff Cronenweth. Montaggio: James Haygood. Scenografia: Alex McDowell, Chris Gorak. Musica: The Dust Brothers. Interpreti: Brad Pitt (Tyler Durden), Edward Norton (Narratore), Helena Bonham Carter (Marla Singer), Meat Loaf Aday (Robert Paulsen), Jared Leto (Faccia d'angelo), Zach Grenier (Richard Chesler), David Andrews (Thomas). Produzione: Art Linson, Ross Grayson Bell, Ceán Chaffin per Fox 2000 Pictures, New Regency Productions. Durata: 139'
Versione originale con sottotitoli italiani


Ciò che rende indiscutibilmente affascinante questo ‘pericoloso lavoro' sono le implicazioni filosofìco-esistenziali che lo corroborano. E molte sono le tracce che verificano questa tesi. La crisi di identità parte con l'insonnia: il narratore, interpretato da Edward Norton, vive uno stato di eterna veglia, non riesce a chiudere occhio, vaga contro la sua volontà negli strati più desolanti dell'esistenza umana, frequentando gruppi di assistenza per malati terminali. Il suo ‘impensato' (dimensione che dimora sotto i piani dell'incoscio) preme garantendo i presupposti per una trasformazione tutta psicologica, tutta politica. Siamo già nell'alveo del genere fantascientifico, se permettete, fantapolitico, richiamando indirettamente la lezione che Don Siegel ha impartito, con spirito prometeico, in L'invasione degli ultracorpi, dove per restare uomini e non essere ‘occupati' dallo spirito degli invasori alieni, che riproducevano esseri innocui, era necessario restare svegli, non dormire (metafora lampante della necessità di mantenere alto il giudizio critico per evitare l'omologazione morale e culturale). Il suo impensato, dunque, gli lavora dentro fino a proiettare un'altra esistenza, un'altra possibilità, un'altra identità, diversa, alternativa che pesca nelle molteplicità dell'essere umano. Ed ecco che in un viaggio di lavoro il Norton/narratore incontra, non avendone consapevolezza, la proiezione di uno dei suoi mille ‘io' che lo attraversano: Brad Pitt, eccentrico, violento, rivoluzionario. Tutto l'opposto del mite Norton, comune impiegato che un giorno non si addormentò più. Si sa che i nostri illustri filosofi, o meglio alcuni di essi, provarono in prima persona, facendo del loro corpo l'oggetto dì nuove sperimentazioni, le teorie che andavano promuovendo. Mitico rimane il racconto del viaggio che Michel Foucault fece nella Valle della Morte assumendo una pillola di Lsd, dichiarando in cima alla vallata, ai margini del parcheggio di Zabriskie Point sotto l'effetto della droga: "il cielo è esploso e le stelle mi piovono adosso. So che non è vero, ma è la Verità". La stessa dicotomia, la stessa paradossale constatazione ospita il film di Fincher, così come è stato per The Game. Il mondo, la realtà per un uomo in collisione con se stesso, anche se inconsapevolmente, diventa una proiezione allucinata, un mondo di stelle che ti piovono addosso e solo questa è la Verità, mentre la vita comune si trasforma in un'insopportabile finzione. Siamo dalle parti, per chi non se ne fosse accorto, delle ‘distopie' di Matrix, altro film geniale sulla realtà sotto la superficie.

(Dario Zonta)


Il laureato è un buon parallelo. Parlava di quel momento della vita in cui hai di fronte infinite possibilità, aspettative, ma non sai chi devi diventare. E scegli una strada, Mrs. Robison, che si rivela sbagliata, ma è comunque parte della tua iniziazione, una prova del fuoco. E poi, scegliendo la strada sbagliata, trovi la via verso quella giusta, ma hai combinato un gran casino. Fight Club è l'esatto opposto anni Novanta: un ragazzo che non ha infinite possibilità dinnanzi a sé, non ne ha proprio, letteralmente non riesce a immaginare un modo per cambiare la propria vita.

(David Fincher)

Proiezioni:
Lunedì 5 agosto 2019
Piazza Maggiore
21.30
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema 2019
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina dell'evento

Tipo di File: PDF Dimensione: 1.09 Mb