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DOGMAN

(Italia-Francia/2018) di Matteo Garrone (103')
Introduce Matteo Garrone

Regia: Matteo Garrone. Fotografia: Nicolaj Bruel. Montaggio: Marco Spoletini. Scenografia: Dimitri Capuani. Musica: Michele Braga. Interpreti: Marcello Fonte (Marcello), Edoardo Pesce (Simone), Alida Baldari Calabria (Alida), Nunzia Schiano (madre di Simone), Adamo Dionisi (Franco), Francesco Acquaroli (Francesco), Gianluca Gobbi (commerciante del quartiere), Aniello Arena (commissario di polizia). Produzione: Archimede, Le Pacte. Durata: 103'
Versione originale con sottotitoli inglesi

Dogman è un film che si ispira liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent'anni fa, ma che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che siano avvenuti. Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici anni fa: nel corso del tempo l'ho ripresa in mano tante volte, cercando di adattarla ai miei cambiamenti. Finalmente, un anno fa, l'incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente.

(Matteo Garrone)


Chi cerca la morbosità resterà deluso. Dogman è una fiaba nera angosciante, cupissima, in cui il compiacimento è evitato grazie a una dote primaria, che Garrone possiede in sommo grado: il trasporto sensuale per ogni ambiente osservato, fosse pure il più abbrutito; la promiscuità con cui aderisce ai propri personaggi. La cosa sorprendente del film è proprio l'amore del regista per i suoi personaggi, mai guardati dall'alto in basso; a cominciare dal protagonista, che alla fine, nella sua miseria, è quasi un paradossale Cristo di oggi, capro espiatorio di colpe altrui che all'inizio fa in pratica resuscitare un cadavere (non diciamo altro), e che alla fine trascina sulle spalle un peso sovrumano in una specie di via crucis. [...] La regia inchioda in maniera quasi soffocante, aderendo perfettamente al racconto, senza una sola scelta banale e senza esibizionismi. Con il suo sorriso mite e quasi ebete, e con un romanesco parlato con accento calabrese, l'uomo dei cani Marcello Fonte è indimenticabile, è il film stesso. Intorno a lui un coro di personaggi definiti con pochi tocchi, grazie anche a un cast impeccabile: Garrone (non lo si dice mai) è anche un grande direttore d'attori.

(Emiliano Morreale)


Dogman è un film comico. Eppure non fa ridere, anzi ci lascia in uno stato di compassione e solitudine. Sosteniamo questa interpretazione per l'evidente parentela che Matteo Garrone e i suoi sceneggiatori hanno tracciato con la tradizione comica: non solo Marcello Fonte, lo strepitoso attore protagonista, ha il volto e la malinconia di Buster Keaton e Pierre Étaix, con qualche ombra di Jacques Tati, ma molte sequenze del film sembrano ribaltare i luoghi comuni della farsa in tragedia. [...] Da qui la profonda malinconia di Dogman. Questo raffinato accostamento artistico, invece che stridere o mettere in crisi lo spettatore con controsensi o straniamenti, altro non fa che rivelare la profonda umanità dei personaggi in scena, e del canaro in particolare.
Circondato da freak non meno pittoreschi di lui (il casting deve essere stato uno spasso, basti vedere la sequenza in galera), Marcello diventa sempre più solo, abbandonato anche dai pochi amici che aveva, e ormai circondato dalla sola compagnia dei cani e della figlia. Il comico nasconde sempre - come Chaplin insegna - un'anima melodrammatica basata sull'empatia e il compatimento, che Garrone dosa in maniera esemplare consegnando il film al suo attore principale.
Ne esce un racconto di emarginazione e pena assolute, che aveva bisogno di un timbro narrativo limpidissimo per non precipitare nel dimostrativo, nel morboso o nell'autocompiaciuto. Rischio sventato, grazie a una prova di cinema allo stato puro.

(Roy Menarini)

Proiezioni:
Martedì 30 luglio 2019
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema 2019
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina dell'evento

Tipo di File: PDF Dimensione: 2.53 Mb