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NOI TRE

(Italia/1984) di Pupi Avati (88')
Introducono Antonio Avati, Pupi Avati e Andrea Maioli

Regia: Pupi Avati. Soggetto e sceneggiatura: Pupi Avati, Antonio Avati. Collaborazione ai dialoghi: Cesare Bornazzini. Fotografia: Pasquale Rachini. Montaggio: Amedeo Salfa. Scenografia: Giancarlo Basili, Leonardo Scarpa. Musica: Riz Ortolani. Interpreti: Christopher Davidson (Wolfgang Amadeus Mozart), Lino Capolicchio (Leopoldo Mozart), Gianni Cavina (cugino), Carlo Delle Piane (conte Pallavicini), Ida Di Benedetto (Maria Caterina), Dario Parisini (Giuseppe Pallavicini), Barbara Robeschini (Antonia Leda), Giulio Pizzirani (padre Martini), Davide Celli (Davide), Leonardo Sottani [Nik Novecento] (Nicola), Ferdinando Orlandi (dottore). Produzione: DueA Film, Istituto Luce. Durata: 88'.
Versione originale con sottotitoli inglesi

Questo è un film su Mozart ragazzo non su Mozart musicista. Non è sul momento in cui è solo con carta, penna e tastiera o su come questa geniale precocità sia potuta accadere. Non sono interessato a fornire immagini per una colonna sonora, piuttosto sono interessato all'estate di un adolescente.

(Pupi Avati)


Un Mozart senza la musica di Mozart. Se Miloš Forman la sparge prepotentemente nell'Amadeus che esce praticamente in contemporanea, Pupi Avati gioca ancora una volta di sottrazione e di spiazzamento. La musica non c'è. O meglio, c'è solo un brano, l'Adagio dalla Sonata n. 12 K 332. Il resto è Riz Ortolani che rielabora Mozart. Noi tre è Wolfgang Amadeus Mozart quattordicenne che approda scortato dall'onnipresente padre Leopold vicino a Bologna, nell'estate del 1770, ospite nella villa del conte Pallavicini alla Croce del Biacco. [...] Amadé quattordicenne è un'identità negata già alla prima apparizione all'arrivo a Villa Pallavicini: il volto è coperto da un foulard, è un fantasma, è un ragazzo prodigio costretto ad essere come uno di quegli automi musicanti che dilettavano le corti nobiliari dell'epoca. [...] L'estate di Amadé è un'estate avatiana. Il richiamo del ‘sangue' e della famiglia entra in qualche modo anche qui, compiendo un acrobatico salto nel tempo. Se il film viene girato a Villa Albergati a Zola Predosa, non lontano da Bologna, che presta la sua facciata, i suoi saloni, il suo parco, le sue scalinate a Villa Pallavicini, il regista ricorda che la famiglia del nonno Giuseppe possedeva "una villa detta Le Caselle a San Donato, proprio accanto a quella in cui Mozart nel 1770 trascorse l'estate ospite col padre Leopold dei conti Pallavicini. Era alle Caselle che gli Avati si trasferivano durante la bella stagione, in quella ricca magione di campagna col calesse, i domestici, e persino la neviera dove si conservava la neve dell'inverno per poter fare gelati o granite nelle torride estati". [...] Mozart senza musica, come dicevamo, perché la musica è tutta attorno ed è quella favolistica dei boschi di notte, dell'acqua che scorre o invade, delle nuvole e delle fate. È soprattutto la musica degli addii.

(Andrea Maioli)

Andrea Maioli
PUPI AVATI. SOGNI INCUBI VISIONI
Edizioni Cineteca di Bologna, 2019 - In vendita nelle librerie di Bologna e al Bookshop della Cineteca (Voltone di Palazzo Re Enzo)
Precede il film la presentazione del libro Pupi Avati. Sogni incubi visioni, nuovo e aggiornatissimo studio di Andrea Maioli, che da anni segue con acutezza e passione il lavoro della 'banda' Avati. La lunga carriera del cineasta bolognese (ottant'anni - cinquanta di cinema - festeggiati nel 2018 e un nuovo film, Il Signor Diavolo, in uscita ad agosto) viene ripercorsa attraverso un'analisi dei singoli film considerati all'interno di più ampie sezioni storiche e tematiche. Ogni capitolo è preceduto da un'introduzione originale dello stesso Avati.

Proiezioni:
Martedì 23 luglio 2019
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema 2019
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina dell'evento

Tipo di File: PDF Dimensione: 1.19 Mb