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UN UOMO, UNA DONNA

(Francia/1966) di Claude Lelouch (102')
Introduce Claude Lelouch

Regia: Claude Lelouch. Soggetto e sceneggiatura: Claude Lelouch, Pierre Uytterhoeven. Fotografia: Patrice Pouget, Jean Collomb. Montaggio: Claude Barrois. Scenografia: Robert Luchaire. Musica: Francis Lai. Interpreti: Anouk Aimée (Anne Gauthier), Jean-Louis Trintignant (Jean-Louis Duroc), Pierre Barouh (Pierre Gauthier), Valérie Lagrange (Valérie Duroc), Antoine Sire (Antoine Duroc), Souad Amidou (Françoise Gauthier), Yane Barry (l'amante di Jean-Louis), Simone Paris (la padrona della pensione), Paul Le Person (il benzinaio), Henri Chemin (l'altro pilota), Gérard Sire (speaker radiofonico). Produzione: Les Films 13. Durata: 102'
Versione originale con sottotitoli italiani e inglesi

Dopo l'insuccesso di Les Grands moments, ero rovinato. La mia casa di produzione era in fallimento, io ero pieno di debiti. Quando le cose mi vanno storte, salto sempre sulla mia macchina (perché è al volante che rifletto meglio e non corro il rischio di essere distratto) e filo verso una spiaggia della Normandia. Quel giorno arrivai a Deauville. Era il 13 settembre, una giornata fredda, ventosa, la spiaggia deserta, battuta dal mare grosso. Mi sono messo a camminare lungo la spiaggia verso Cabourg. E camminando vedevo lontano, davanti a me, una donna che mi veniva incontro, accompagnata da una bambina che le sgambettava accanto. Mi sembrava bella, elegante, avevo voglia di abbordarla. E mentre avanzavo verso di lei mi interrogavo. Mi chiedevo cosa potesse fare quella donna su quella spiaggia in un giorno del genere. Ho pensato che non doveva essere di Deauville... Ma la bambina? Ho pensato che fosse in un collegio della zona. Ecco perché sua madre veniva a trovarla e la portava fuori con qualsiasi tempo, io mi sono detto che forse avrei potuto offrirle un passaggio sulla mia macchina per rientrare a Parigi. Io sognavo... sognavo... e poi mi sono reso conto che avevo in mano l'attacco di una sceneggiatura. Allora mi sono precipitato in un caffè e, su un angolo di un tavolino, ho scritto a grandi linee il soggetto di Un uomo, una donna.

(Claude Lelouch)


Sdolcinata questa storia? Sdolcinati questo uomo e questa donna feriti, perduti, soli, che non trovano le loro parole, che si guardano senza vedersi, che si inviano disperatamente segnali indecifrabili, che percorrono senza avanzare di un centimetro il niente che li separa e per i quali Claude Lelouch, in una delle più belle sequenze parallele della storia del cinema, quando lui è in macchina e lei a Parigi, inventa straordinarie corrispondenze? No, parlate se volete di coraggio, di lavoro, di dovere, di fredda verità, di abbandono. Ma non di ‘sdolcinatura': voi mentite!

(Michel Cournot)


Un uomo, una donna è un dramma sentimentale dalla struttura composita, con alcuni inserti musicali (debitori allo stile degli scopitones) che illustrano il passato di Anne col primo marito, e sequenze documentaristiche dei rally di Jean-Louis. [...] Un uomo, una donna rappresenta un rinnovamento nella struttura narrativa del dramma sentimentale francese, per la suspense del quotidiano ottenuta grazie al montaggio alternato, la bellezza ricercata della fotografia, e soprattutto per l'insistita frammentazione del racconto (che, in parte, è probabilmente ispirata al linguaggio godardiano). In Un uomo, una donna, inoltre, ritorna, dopo Le Propre de l'homme e L'amore senza ma..., alla "storia delle storie", che sarà il nucleo tematico del suo cinema, una variante declinata al centro di oltre venti film. La storia dell'incontro tra un uomo e una donna, nella sua semplicità di archetipo narrativo, è il canovaccio ideale per le variazioni di genere effettuate dal regista che, talvolta, la lascia ai margini, per ricondurla in primo piano alla conclusione del racconto.

(Roberto Chiesi)

Proiezioni:
Mercoledì 17 luglio 2019
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema 2019
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina dell'evento

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