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THE DOORS

(USA/1991) di Oliver Stone (140')
Introduce Oliver Stone

Regia: Oliver Stone. Sceneggiatura: Randall Jahnson, Oliver Stone. Fotografia: Robert Richardson. Montaggio: David Brenner, Joe Hutshing. Scenografia: Barbara Ling. Musica: The Doors. Interperti: Val Kilmer (Jim Morrison), Meg Ryan (Pamela Courson), Kyle MacLachlan (Ray Manzarek), Frank Whaley (Robby Krieger), Kevin Dillon (John Densmore), Michael Wincott (Paul Rothchild), Michael Madsen (Tom Baker), Josh Evans (Bill Siddons), Kathleen Quinlan (Patricia Kennealy), Billy Idol (Cat). Produzione: Bill Graham, Sasha Harari, A. Kitman Ho per Carolco, Bill Graham Films, Imagine Entertainment. Durata: 140'
Versione originale con sottotitoli in italiano

Jim Morrison per me è più di un musicista di talento. È una figura culturale dionisiaca, un'icona, un poeta, un formidabile poeta. Penso sia stato frainteso. Quel che è interessante del film, a ben vedere, è che fornisce una cronologia. Le canzoni appaiono in ordine cronologico e cambiano nel corso della breve ma intensa carriera di Morrison. Le canzoni rappresentano il suo stato d'animo dominante in ciascun capitolo. [...] La sceneggiatura di The Doors è stata sempre problematica, anche mentre lo stavamo girando, ma la musica ha contribuito a darle unità. L'ho riscritta nell'estate del 1989 a Santa Barbara, più come un poema sinfonico che come una normale sceneggiatura. Il concetto era che il filo esistenziale di Morrison è sempre stato presente nei suoi testi. Ho scelto le canzoni adatte e ho composto ciascuna parte del film in modo che il suo stato d'animo fosse in sintonia con la canzone. Era una specie di musical; tanto che ho deciso di girarlo al posto di Evita, lungamente progettato. Le motivazioni dei personaggi per qualcuno erano opache, per altri erano più chiare. Io mi sono affidato ai testi per raccontare la sua storia. Ho cercato di non infilare le mie razionalizzazioni tra noi e le canzoni, di non cercare motivazioni a tutti i costi.
Morrison, che non fu mai completamente una figura ‘di massa' e non ebbe mai la fama di un Elvis, si considerava uno sciamano: ascoltava uno stato interiore che elaborava in forma poetica per la tribù. Uno sciamano deve essere in contatto con la terra, con il cielo, con le forze divine. Ma Jim, smussando la propria intensità, si vedeva anche come un clown; la maggior parte dei testimoni ne ricorda la dolcezza, l'intelligenza e naturalmente il talento. Eppure pochi capiscono quanto abbia veramente realizzato nella sua breve vita. Preferisco pensarlo come un santo stolto, un bastian contrario nella nostra tribù. Lunga vita a quelli come lui. [...] Jim Morrison era un uomo che aveva intrapreso una ricerca solenne, incorniciata dalla morte. Per lui il successo della rockstar non sarebbe mai stato sufficiente. Era un mutante, il dio di se stesso, alla ricerca dei propri sogni e in fuga dalle proprie furie. Ha compiuto la sua missione nel mondo.
(Oliver Stone)

Proiezioni:
Domenica 7 luglio 2019
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema 2019
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina dell'evento

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