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CAFARNAO - CAOS E MIRACOLI

(Capharnaüm, Libano-USA/2018) di Nadine Labaki (123')

A Beirut il dodicenne Zain, recluso per un grave reato, decide di intentare una causa contro i suoi genitori per averlo messo al mondo senza possedere gli strumenti per crescerlo in modo adeguato. Il terzo film di Nadine Labaki mette in scena con cura fotografica e innegabile forza emotiva una denuncia universale della povertà e dell'abbandono, riflessa negli occhi del piccolo protagonista, dal cui sguardo trapela il dramma vissuto da un intero Paese.

Premio della Giuria al Festival di Cannes 2018

"Come il francese capharnaüm, l'italiano cafarnao sta per confusione, moltitudine. E di una moltitudine confusa racconta Cafarnao - Caos e miracoli della libanese quarantacinquenne Nadine Labaki e dei suoi cosceneggiatori Jihad Hojeily e Michelle Keserwany. Lo fa iniziando da un tribunale, luogo in cui, per definizione, il disordine dovrebbe essere ricondotto a ordine. A Beirut un dodicenne sta in manette davanti a un giudice. Si chiama Zain, e lo interpreta proprio uno Zain, che di cognome fa Al Rafeea e che dello Zain cinematografico ha avuto, almeno in parte, l'esperienza di vita (lo stesso vale per gli altri attori, non professionisti e sorprendentemente bravi). Del giudice non è detto il nome, ma lo interpreta un giudice vero, Elias Khoury. Il ragazzino ha avuto una condanna a cinque anni per avere accoltellato un uomo. Lo rifarebbe, dice. Ora è qui per chiedere giustizia. Dal giudice vuole che condanni i suoi genitori a pagargli un risarcimento. La loro colpa è averlo fatto nascere. È difficile trovare un'accusa più radicale e più dolorosa. Nessun vero tribunale potrebbe tenerne conto, se non quello delle nostre coscienze. La Labaki questo intende. Ci sono esseri umani, non solo ragazzini libanesi, che urlano al cielo e alle coscienze questa accusa, restando inascoltati. Per raccontare la storia di Zain, la macchina da presa si allontana dall'aula del tribunale. Tornerà poi molte volte di fronte al giudice che ascolta il piccolo querelante. E ci darà modo di conoscere le voci di suo padre Selim (Fadi Yousef) e di sua madre Souad (Kawsar Al Haddad), i querelati. Li sentiremo argomentare le proprie ragioni, lui raccontando le sue vicissitudini di profugo siriano - per questo, dice, non ho potuto dare a mio figlio una vita dignitosa, e neppure un documento di identità -, lei contestando la legittimità di quel tribunale. Sono io che vi posso giudicare, non voi. Sono io che dovrei avere giustizia, da voi e dalla vita. Per quanto molte siano le colpe dei due, in platea non ci sentiamo di farci, noi, loro giudici. E non se ne fa giudice la Labaki. Il suo cinema è tutto immerso nell'umanità dei personaggi, nella loro e in quella della moltitudine confusa che, come loro, affolla le vie più miserabili di Beirut e del mondo. Soprattutto, il suo cinema è interessato a loro, vive e mostra simpatia profonda per le loro vite, per quella di Zain e per quella della sorellina Sahar (Haita 'Cedra' Izzam), a dieci anni "ceduta" in moglie da Souad e Selim a chi potrebbe salvare lei e loro dalla fame. E poi, ancora, vive e mostra simpatia per la vita di Rahil (Yordanos Shiferaw) e della sua piccolissima Yonas (Boluwatife Treasure Bankole). Profuga etiope senza documenti, Rahil è una non-persona, al pari di Zain e dei suoi fratelli e sorelle. Per gente come loro, basta un niente e si apre l'inferno. Una retata della polizia rompe l'equilibrio precario e tragico che le permette di vivere e far vivere Yonas. Solo Zain, il "criminale" di dodici anni, la vorrà aiutare. Anche lei avrebbe ben diritto di convocarci di fronte al tribunale delle nostre coscienze. Ha un finale lieto, Cafarnao, lieto come il volto aperto e gli occhi intelligenti di Zain Al Rafeea. Un po' d'ordine viene fatto. Almeno nel bel film di Nadine Labaki."

Roberto Escobar, "Il Sole 24 Ore"

Proiezioni:
Giovedì 27 giugno 2019
Arena Puccini
21.45
L'evento è parte di: Arena Puccini 2019

Tariffe:

Biglietto intero: 6,00€

Riduzioni
Over 60, clienti Unipol Banca, soci Dlf, soci Coop (la tessera è individuale), soci Coop Dozza, Card Musei Metropolitani Bologna, studenti universitari, Amici Cineteca di Bologna, Agis Cinema, ragazzi fino a 11 anni, militari, Circolo Dozza A.T.C: 5,00€

Informazioni
366-9308566 /328-2596920 (dalle ore 20.30)
www.cinetecadibologna.it / www.itcmovie.it
andrea.morini@cineteca.bologna.it

Dettagli sul luogo:
via Sebastiano Serlio, 25/2

Apertura cassa: ore 20.45

Documenti

Scheda del film

Tipo di File: PDF Dimensione: 284.68 Kb