Cinema Panopticum - Thomas Ott

dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 17.00
sabato, domenica e festivi ore 10.00 – 18.00
ingresso gratuito
Sabato 7 marzo alle ore 19, inaugurazione alla presenza di Thomas Ott

Panopticum è una prigione dove il secondino dal centro dello spazio sorveglia i bracci del carcere. Panopticum significa guardare dappertutto. E questo sembra fare lo svizzero Thomas Ott con la sua opera: guardarsi attorno. Il suo linguaggio mescola incisione, letteratura, cinema, teatro, mentre atmosfere e temi stanno in bilico tra noir ed Espressionismo tedesco. Se il cinema è un dipinto di forme in movimento generate da un fascio di luce, nelle storie mute di Ott le figure emergono dal buio come luce retroproiettata. Un segno abbacinante e perentorio, graffiato con sapienza su tavole nere, è la cifra stilistica dell’autore. Un segno luminoso che predomina sulle ombre. Ott recupera l’avventura del Dottor Caligari, filtrandone la dimensione onirica e fantastica, il contesto allucinante e allucinato, le scenografie sghembe. Ne recupera la recitazione antinaturalistica con volti e gesti di personaggi al limite tra grottesco e conturbante. E tutto questo è di immediata leggibilità. Inserite il gettone.

Thomas Ott nasce a Zurigo nel 1966. Fumettista, illustratore, regista, musicista è tra i maggiori autori di area tedesca. Si forma come artista grafico presso la Kunstgewerbeschule di Zurigo e compie studi cinematografici presso l’Università di Arte e Design (HGK). Ha pubblicato su diverse riviste europee tra cui “Strapazin”, “Tagesanzeiger-Magazin”, “Weltwoche”, “Boxer”, “Süddeutsche Zeitung”, “El Vibora”, “Libération”, “Vogue”. I suoi libri Cinema Panopticum (2005), Exit (2006), Racconti dell’errore (2008), The number 73304-23-4153-6-96-8 (2009) sono pubblicati in Italia da Black Velvet.

Nell'ambito di BilBOlbul: Festival Internazionale di fumetto
In collaborazione con Pro Helvetia, Istituto Svizzero di Roma, Galerie Stephan Witschi