Omaggio a Ken Russell

dal 1° al 6 giugno
Programmazione
"Non sempre so perché faccio le cose, e non sempre sono in grado di spiegarle. Ho la sensazione che il subconscio sia un grande magazzino da dirigere". Ken Russell sta tutto qui. Nei suoi film ciò che molti riconducono all’eccesso non è altro che una difficile conduzione del proprio subconscio. In questo grande magazzino si spostano contemporaneamente così tanti elementi che alcuni, a volte, sfuggono alle grinfie di chi dovrebbe dirigerli. Dopotutto, Ken Russell non è un vigile munito di paletta. Ed è per questo che i suoi film sono davvero il risultato di questo continuo traffico col proprio inconscio, questo cantiere perenne fatto di pulsioni, desiderio, morte, humour nero, sinfonie musicali, cromatismi accesi. Chi dice che si sogna in bianco e nero?
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