LA VOGLIA MATTA

(Italia/1962) di Luciano Salce (110')

Regia: Luciano Salce. Soggetto: dalla novella Una ragazza di nome Francesca di Enrico La Stella. Sceneggiatura: Castellano, Pipolo, Luciano Salce. Fotografia: Erico Menczer. Montaggio: Gisa Radicchi Levi, Roberto Cinquini. Scenografia: Nedo Azzini. Musica: Ennio Morricone. Interpreti: Ugo Tognazzi (Antonio Berlinghieri), Catherine Spaak (Francesca), Gianni Garko (Piero), Franco Giacobini (Carlo Alberghetti), Fabrizio Capucci (Enrico), Diletta D'Andrea (Maria Grazia), Jimmy Fontana (Jimmy), Beatrice Altariba (Silvana). Produzione: Isidoro Broggi, Renato Libassi per D.D.L., Lux Film, Umbria Film.
Durata: 110'. Copia proviente da Museo del Cinema, Torino
Versione italiana con sottotitoli inglesi 

 

Il successo del Federale mi chiarì che la strada da seguire era quella del personaggio - nonostante nella mia carriera ci siano poi state delle cadute, perché ci sono momenti in cui un film lo fai perché ti vuoi divertire e basta, o perché dal progetto all'edizione a volte un film cambia enormemente e non puoi mai essere sicuro di come finisce. La voglia matta, che venne subito dopo, un po' con la stessa équipe, precisò il personaggio in un contesto contemporaneo. Era un film che parlava dei giovani con grande anticipo: lo scontro generazionale era di grande anticipazione, tra il quarantenne sicuro di sé e figlio o padre del boom e questi giovani che già allora vivevano come in una comune, staccati dalla morale e dalla famiglia, già in qualche modo con una logica di contestazione, coi loro sfottò nei miei riguardi. Era un film comico anche quello, abbastanza ingenuo in certi momenti, ma con una sostanza importante, forse più per l'argomento che per il film. Per me fu importante perché mi dette il piacere di affrontare gli argomenti che riguardano il tempo che di volta in volta si vive, per cui nei film successivi mi appassionai all'attualità, l'attualità ci riguarda sempre direttamente.


(Ugo Tognazzi)

 

La voglia matta continua e approfondisce il tentativo di Tognazzi, iniziato con Il federale, di sottrarsi ai cliché più facili per trovare una più qualificante e complessa misura interpretativa. Ancora una volta sono Salce e gli sceneggiatori Castellano e Pipolo a sovraintendere a quest'opera, che la critica considera in effetti più riuscita della precedente. La voglia matta è anche il primo film (se si eccettua Il mantenuto) che l'attore regge pressoché interamente sulle proprie spalle, da protagonista assoluto, senza coprotagonisti o antagonisti maschili.

(Aldo Bernardini)

 

La voglia matta è a suo modo un’inchiesta sulla gioventù moderna, ma senza il piglio, sempre un po’ forzato e polemico del reportage giornalistico, che è in cerca di situazioni estreme. Al contrario, questa è una ricerca dall’interno, che si muove non solo in direzione del vocabolario e del costume, ma degli stati d’animo, tentando di giustapporre i sentimenti dei sedicenni e dei quarantenni. Il senso del film (un bel film) sta in questo contrappunto, dal quale nasce una novella di quasi perfetto equilibrio narrativo: un amalgama di ironia e di amarezza, tutt’altro che cinema comico. Ma, direte, non c’è Tognazzi? Sì, e nel film ci sono molte scenette umoristiche […]; ma il suo personaggio è stato pensato da Enrico La Stella […] con una certa affettuosa complicità di quarantenne, che di fronte a una gioventù così libera e sfrenata […] sente anticipare le soglie della vecchiaia. […] Tognazzi ha interpretato la parte rendendosi conto con molta intelligenza di quelle che sono le reazioni del pubblico al suo apparire sullo schermo: non ha mai fatto smorfie, e ha aiutato gli spettatori a cogliere gli aspetti drammatici di una vicenda che ha i suoi lati parodistici. Se c’è riuscito è perché le sue qualità di attore sono di molto cresciute e il ruolo gli era assolutamente congeniale. In Tognazzi comico di rivista c’è sempre stata una piega amara, da viveur stanco ma non rassegnato. Luciano Salce, regista già tanto maturo, l’ha colta felicemente.

(Giovanni Grazzini)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema 2017

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