LE CATENE DELLA COLPA

(Out of the Past, USA/1947)

Regia: Jacques Tourneur. Soggetto: dal romanzo Build My Gallows High di Geoffrey Homes [Daniel Mainwaring]. Sceneggiatura: Geoffrey Homes, Frank Fenton. Fotografia: Nicholas Musuraca. Montaggio: Samuel E. Beetley.Scenografia: Albert S. D'Agostino, Jack Okey. Musica: Roy Webb. Interpreti: Robert Mitchum (Jeff Bailey), Jane Greer (Kathie Moffat), Kirk Douglas (Whit Sterling), Rhonda Fleming (Meta Carson), Richard Webb (Jim), SteveBrodie (Jack Fisher), Virginia Huston (Ann Miller), Paul Valentine (Joe Stefanos), Dickie Moore (il bambino). Produzione: Warren Duff per RKO Radio Pictures. 35mm. Durata: 87'
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Library of Congress per concessione di Warner Bros.

Solitamente considerato il film noir perfetto, Le catene della colpa si avvale di un Mitchum che più romanticamente imbronciato e fatalista non si può. Daniel Mainwaring, che era stato addetto stampa prima di diventare romanziere, sapeva il fatto suo quando scelse per Build My Gallows High un finale a sorpresa: "Non c'era studio che potesse resistere a una morte così sensazionale", disse in seguito riferendosi alla vendita dei diritti alla RKO. E non poté resistervi neanche il regista Jacques Tourneur, che portò tutta la troupe a Bridgeport, un paesino della Sierra Nevada dove amava andare a pescare. Il cast era un assortimento interessante, e Tourneur dovette trovare divertente la frustrazione di Kirk Douglas. L'attore si dava molto da fare, come nella scena in cui roteava la catena dell'orologio, ma a Mitchum bastava ricambiare con uno sguardo. Douglas vestiva bene i panni del gangster Whit Sterling, ma i due attori non potevano avere stili di recitazione più diversi: l'uno ce la metteva tutta, l'altro non sembrava neanche provarci. Jane Greer (in un intervallo tra due lunghi periodi durante i quali Howard Hughes le impedì di lavorare) come femme fatale è migliore di qualsiasi pupa sexy, e la sua leggiadria rende più interessante la bugiarda cronica Kathie Moffat. E se lo scagnozzo di Sterling interpretato da Paul Valentine vi sembra insolitamente agile ed elegante per essere un duro, ricordate che l'attore era un ex ballerino (elaborava le coreografie dei numeri di strip-tease della moglie Lily St. Cyr). L'autore della sceneggiatura era Mainwaring, ma alla revisione collaborò non accreditato Frank Fenton, cui si devono alcune delle battute migliori e l'esplicita misoginia del film. "Esci di qui", dice Jeff Bailey a Kathie che lo ha tradito ancora una volta. "Devo dormirci in questa stanza".

(Philippe Garnier)

"Sono fulmini e saette quando Mitchum amoreggia con una ragazza con la pistola" annunciava lo slogan pubblicitario della RKO. [...] Il critico del "New York Herald Trubune", Otis L. Guernsey, Jr., scrive che "Robert Mitchum è perfetto per questo ruolo... può buttar lì una battuta a un criminale arrogante o respingere una signora indesiderata con le parole più adeguate, e in entrambi i casi dà esattamente quello che serve: personalità piuttosto che carattere". Sul "New York Times" Bosley Crowther sostiene che: "Robert Mitchum è magnificamente sfacciato e sicuro di sé nel ruolo dell'investigatore privato, fuma un numero astronomico di sigarette facendo sfoggio della propria noncuranza". E infine "Newsweek": "Mitchum è particolarmente efficace come detective enigmatico e disinvolto che mescola affari e piacere senza temere di pagarne le conseguenze".

(Alvin H. Marill) 

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L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema 2017

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