Domenica 30 giugno 201318.15
Cinema Lumière - Sala Scorsese

THREE COMRADES

(Tre camerati, USA/1938) R.: Frank Borzage. D.: 98'

precede
Hervé Dumont
 presenta il suo libro Frank Borzage, Un romantique à Hollywood (Actes Sud/Institut Lumière, 2013)

Sog.: dal romanzo omonimo di Erich Maria Remarque. Scen.: Francis S. Fitzgerald, Edward E. Paramore Jr. F.: Karl Freund, Joseph Ruttenberg. M.: Frank Sullivan. Scgf.: Cedric Gibbons. Mus.: Franz Waxman. Int.: Robert Taylor (Erich Lohkamp), Margaret Sullavan (Patricia Hollmann), Franchot Tone (Otto Koster), Robert Young (Gottfried Lenz), Guy Kibbee (Alfons), Lionel Atwill (Franz Breur), Henry Hull (dottor Heinrich Becker), Monty Woolley (dottor Jaffe). Prod.: Joseph L . Mankiewicz per MGM. Pri. pro.: 2 giugno 1938. 35mm. D.: 98'. Bn. Versione inglese con sottotitoli francesi / English version with French subtitles
Da: Cinémathèque Suisse per concessione di Hollywood Classics

 

Il passaggio [...] dal testo alle immagini - da Remarque a Borzage - ha provocato numerosi slittamenti semantici, di cui uno dei più singolari risulta dalla funzione dello spazio (come illusione legata alla corporalità) in rapporto a quella del tempo (superiore perché più immediatamente legata al mondo sottile e psichico) nella prospettiva di un itinerario spirituale. Tutto in Three Comrades tende a obliterare lo spazio ben definito come luogo geometrico dell'azione. Già la prima inquadratura relativizza la realtà spaziale con la sua qualità espressionista e stabilisce una sorta di gerarchia cosmica, perché, al di sopra dei baraccamenti militari, nel cielo si staglia in gigantesche lettere di fuoco la data dell'"11 novembre 1918". Forse siamo in un luogo imprecisato, ma non in un'epoca qualsiasi. Gli eventi non si situano in nessun luogo geografico particolare. È presumibile che ci si trovi in Germania perché le uniformi e i nomi sono tedeschi e Erich augura di "bere champagne da Amburgo a Monaco". Ma l'azione si svolge 'in città', 'al mare' o 'in montagna'; la città (troppo provinciale per essere identificata in Berlino o Amburgo) è a duecento chilometri dal mare e a soltanto qualche ora dalle Alpi; la geografia è quindi immaginaria. L'America del Sud rappresenta l''altrove', in tutti i sensi del termine. Borzage elimina tutto ciò che è estraneo alle preoccupazioni dei suoi personaggi e, senza alcun imbarazzo, utilizza come sfondi dei paesaggi dipinti, dei trasparenti, degli stucchi da studio immersi in una luce improbabile, in breve, degli artifici che teatralizzano le situazioni (conservando, al tempo stesso, un minimo di verosimiglianza, contrariamente a Liliom): il visibile non è altro che una facciata, che diviene sempre meno un ostacolo fisico. La lontananza spaziale non esiste davvero, non è un caso se le conversazioni telefoniche fra Pat ed Erich avvengono sempre in split screen. La dissolvenza incrociata che passa da Pat a destra dell'albero di Natale al sanatorio, a Erich a destra di un albero a casa di Alfons, suggerisce il legame che unisce i protagonisti al di là dei chilometri. All'altro estremo, tutto concorre per evocare la fuga del tempo, poiché si tratta di morti in attesa [...]. "L'estate è così breve" esclama Pat e da grande romantico suo pari, Borzage investe il tempo di una forza 'mistica': le stagioni sfilano, il vento soffia sugli alberi, trascina le foglie, l'obiettivo segue un giornale al volo per fissarsi su una data con una precisione letale: "20 ottobre 1920" (l'ingresso in sanatorio).

Hervé Dumont, Frank Borzage - Un romantique à Hollywood, Actes Sud-Institut Lumière, Arles-Lyon 2013

 

The journey [...] from the text to images - from Remarque to Borzage - has caused many semantic shifts, among which one of the most unusual comes from the function of space (as an illusion connected with material existence) in relation to time (superior because it is more immediately connected to the subtle and psychic world) in a perspective of a spiritual voyage. Everything in Three Comrades tends to obliterate the space, well-defined as geometrical space of action. Straight away, the first shot captures the spatial reality with its expressionist quality and establishes a sort of cosmic hierarchy, because in the sky above the military barracks the date "11th November 1918" stands out in giant letters of fire. We might be in an undefined place, but it cannot be any time. Events do not take place in a particular geographic location. It is likely that the place is Germany because the uniforms and names are German and Erich hopes to "drink champagne from Hamburg to Munich". But the action is taking place in a city, at the sea or in the mountains. The city (too provincial to be identified as Berlin or Hamburg) is 200 kilometres from the sea and only a few hours from the Alps; the geography is therefore invented. South America represents the 'elsewhere', in all senses of the word. Borzage takes away everything that is outside his characters' worries and without any embarrassment uses painted landscapes, transparent backgrounds and studio stuccos immersed in unreal light. In short, he uses artifacts that make the situation theatrical, while at the same time maintaining some likelihood, unlike Liliom. The visible is nothing more than a facade, which is becoming less and less of a physical obstacle. The spatial distance does not really exist; it is no accident that the Pat and Erich's telephone conversations always take place with a split screen. The dissolve that passes from Pat on the right of the Christmas tree in the sanatorium to Erich on the right of a tree at Alfons's house, suggests a link that unites the main characters, beyond the distance. On the other hand, everything comes together to evoke the passing of time, because they are dead and they are waiting [...]. "The summer is so short" says Pat and being such a romantic, Borzage gives time a mystical strength: the seasons pass, the wind blows in the trees, carrying the leaves away, the camera follows a piece of flying paper, stopping on a deadly accurate date, "20th October 1920" (the entrance to the sanatorium).

Hervé Dumont, Frank Borzage - Un romantique à Hollywood, Actes Sud- Institut Lumière, Arles-Lyon 2013

Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 144
Aria condizionata
Accesso e servizi per disabili
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