LA VERTIGINE DEL TEMPO (PARTE 1)
EXCELSIOR (Italia/1913) R.: Luca Comerio. D.: 18'
Accompagnamento al piano di Daniele Furlati
Excelsior Ritrovato (25')
Giovanni Lasi presenta ricerche e frammenti ritrovati
Sog .: dalla pièce Ballo Excelsior di Luigi Manzotti. Mus .: Romualdo Marenco. Messa in scena: Enrico Biancifiori. Adattamento mus .: Armando Dominici. Co .: Caramba (Luigi Sapelli). Int .: Eugenia Villa (la Luce), Armando Berruccini (l'Oscurantismo), Vittorina Galimberti (prima ballerina) . Prod .: Luca Comerio, Lorenzo Sonzogno. 35mm. L .: 370 m (incompleto, l . orig . 2000 m). D .: 18' a 18 f/s. Bn e Col. Didascalie italiane / Italian intertitles. Da: CSC - Cineteca Nazionale e Fondazione Cineteca di Bologna
Nel 1913 l'editore musicale Lorenzo Sonzogno decide di trasporre in film la celebre pièce teatrale Ballo Excelsior, scritta nel 1881 da Luigi Manzotti e musicata dal maestro Romualdo Marenco. Il soggetto, in cui si alternano coreografie e parti recitate, è la celebrazione allegorica della modernità: attraverso lo sviluppo della scienza e della tecnica il genere umano è in grado di assicurarsi un avvenire di prosperità e progresso sociale. La regia del film è affidata a Luca Comerio, che si produce in un aggiornamento del Ballo ottocentesco, sostituendo le ormai obsolete invenzioni osannate nel testo originale con le più recenti meraviglie della tecnica moderna. È proprio in questi innesti che si rivela il genio di Comerio: il regista, infatti, per illustrare i prodigi tecnologici più innovativi, utilizza brani documentari da lui stesso realizzati, integrandoli in maniera organica alle sequenze coreografiche e recitate. Fino a oggi si riteneva che le uniche parti sopravvissute di Excelsior fossero le coreografie del primo e secondo quadro conservate presso la Cineteca Nazionale di Roma, ma nel novembre scorso è stato rinvenuto negli archivi della Cineteca di Bologna un rullo in cui erano assemblati, oltre ai titoli di testa originali, diversi frammenti relativi a brani del film considerati perduti: di particolare interesse alcune riprese 'dal vero', la sequenza dedicata al traforo del Cenisio e un segmento dell'apoteosi finale.
Giovanni Lasi
In 1913 the music publisher Lorenzo Sonzogno decided to transpose to film the famous theatrical production Ballo Excelsior, written in 1881 by Luigi Manzotti with a score by Romualdo Marenco. The play, which alternates between dance numbers and prose, is an allegorical celebration of modernity: through the development of science and technology, the human race is guaranteed a prosperous and socially progressive future. The direction of the film was entrusted to Luca Comerio, who created an updated version of the 19th century Ballo, substituting the inventions whose praises had been sung in the original, but which had by that time become obsolete, with the latest marvels of modern technology. And this is where Comerio's genius becomes most evident: to illustrate the most prodigious and innovative technological advances, he spliced in scenes from documentaries he himself had made, seamlessly integrating them in between the choreography and dialogues. Up until recently, it was believed that the only surviving scenes from Excelsior were the dance sequences from the first and second scenes kept at Cineteca Nazionale. However, last November a reel was discovered in the archives of Cineteca di Bologna which contained not only the opening credits, but several fragments of scenes which were thought to have been lost. These fragments included some of the dal vero shots, in particular the one about the Mt. Cenis tunnel and a segment of the final apotheosis.
Giovanni Lasi
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