Fino alla fine del mondo. Il cinema di Béla Tarr

dal 2 al 12 febbraio
Programmazione

Un'occasione unica per ammirare la filmografia di una grande genio, che le nostre piovose e miserabili pianure padane non possono ignorare. Consiglio a tutti la visione di 'Le armonie di Werkmeister', la storia della balena imbalsamata che ha ispirato la scrittura della canzone 'Goliath', che molto vi dirà sulla rotazione dei pianeti e sul silenzio finale dell'ordine della dittatura. Questo e molti altri lentissimi capolavori metafisici... lunghi silenzi, solitudini, fango e umidità: Béla Tarr . (Vinicio Capossela)

Io non mi sono mai ritenuto un regista: pensavo che la mia unica missione fosse cambiare il mondo. (Béla Tarr)

Ungherese, classe 1955, esordisce al cinema alla fine degli anni Settanta quando l’onda d’urto delle varie vagues si è ormai affievolita; eppure Béla Tarr è tra i pochi autori a portare ancora avanti un’idea moderna del cinema. Egli ricorda con piacere i film di Ozu, Tarkovskij, e magari di Godard. Ma non li cita. Riconosciamo un suo film da una singola inquadratura: l’incedere fluido, sinuoso e glaciale della macchina da presa. Uno spettacolo inestinguibile.

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