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IL TEMPO SI È FERMATO

(Italia/1959)
Regia
e soggetto: Ermanno Olmi. Fotografia. Carlo Bellero. Montaggio: Carla Colombo. Musiche: Pier Emilio Bassi. Interpreti: Natale Rossi, Roberto Seveso, Paolo Guadrubbi. Produzione: Sezione cinema Edisonvolta. Durata: 83'
Copia restaurata da Cineteca di Bologna, in occasione della consegna del Leone d'Oro alla carriera a Ermanno Olmi

Ermanno Olmi sembra fatto apposta, come artista, per dimostrare la relativa fallacia di quel detto che afferma: le strade di brutti film sono lastricate di buoni sentimenti. Olmi fa dei film con dei buoni sentimenti; e tuttavia i suoi film sono belli. Come mai? Di origine montanara, venuto al cinema non dai caffé di piazza del Popolo o dalle rivistine per i 'felici pochi', ma da un impiego tecnico alla Edison, Ermanno Olmi ha un sentimento struggente e casto dell'esistenza: egli entra nell'interno dell'uomo non per scoprire i mostri alla Kafka, ma per delinearne le linee di forza psicologica, l'ispirazione segreta. Per questo i suoi film appaiono come un singolare (e irripetibile) impasto di esistenzialismo cristiano e di socialismo all'italiana.
(Pietro Bianchi)

Con quel film il periodo delle mie esperienze documentaristiche finiva, e credo che finiva anche un periodo storico, per tutti. Evidentemente avvertivo questa necessità di un dialogo tra generazioni, un dialogo che già si era rotto sotto la spinta delle nuove condizioni di vita. Il vecchio legge Cuore, il giovane studia economia e alla radio ascolta la musica rock, ma ancora un dialogo tra loro c'è, il giovane sa ancora ascoltare e imparare dall'esperienza del vecchio. Forse proprio perché sono così isolati, distanti dalla città. Poi questo dialogo diventerà sempre più difficile, il ragazzo di Il posto non ha tempo per fermarsi ad ascoltare, il tempo non si ferma più. Un dialogo tra generazioni ricomparirà solo nell'Albero degli zoccoli, ma tra il vecchio e la nipotina, e in un contesto storico e culturale lontano, lontanissimo dall'oggi.
(Ermanno Olmi)


precede

IL PORTOGHESE
Appunti per un documentario su Pietro Bianchi

(Italia/2009)
Regia: Bruna Gambarelli e Lino Greco. Sceneggiatura e ricerca materiali d'archivio: Bruna Gambarelli. Fotografia e editing video: Lino Greco. Produzione: Laminarie in collaborazione con Cineteca di Bologna, Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, Comune di Roccabianca (PR), Regione Emilia Romagna - Assessorato alla Cultura. Durata: 12'

Il Portoghese. Appunti per un documentario su Pietro Bianchi costituisce la prima fase di un lavoro di indagine sull'opera del critico cinematografico, realizzato da Bruna Gambarelli e Lino Greco in occasione del centenario della sua nascita. Questa prima tappa di lavoro si focalizza sugli inizi dell'attività giornalistica di Bianchi, attraverso materiali di repertorio e testimonianze provenienti da Parma, sua città natale.
Pietro Bianchi è stato tra i più grandi critici cinematografici italiani. Ha svolto per quarant'anni (1936 -1976) l'attività di giornalista cinematografico collaborando alle pagine culturali di diverse testate. Raffinato intellettuale, Bianchi seppe fondere, nei suoi testi, suggestioni, interessi e illuminazioni derivanti dalle diverse discipline artistiche che egli osservava e indagava con sapienteattenzione.

Proiezioni:
Venerdì 26 giugno 2009
Piazza Maggiore
22.00

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Link

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Il tempo si è fermato