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ACCATTONE

(Italia/1961) di Pier Paolo Pasolini (117')  

Versione restaurata

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Vittorio, soprannominato Accattone, è un delinquente che vive nello squallore della periferia romana. Quando si innamora di una giovane donna, l'uomo decide di ravvedersi e vivere onestamente, ma per lui non sembra esserci possibilità di riscatto.

- Nastro d'argento 1962 ad Alfredo Bini come miglior produttore
- Premio miglior regia al Festival Internazionale di Karlovy Vary 1962

Dal catalogo de Il Cinema Ritrovato:
"Dopo due romanzi ambientati nelle borgate romane, Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959), Pier Paolo Pasolini iniziò a lavorare a un terzo, Il Rio della Grana, ma lo lasciò incompiuto e preferì continuare a raccontare quel mondo con il cinema. Esordì nella regia con un film incentrato (come il secondo romanzo) su una storia individuale ma dove alla dimensione di bildungsroman che caratterizzava i due libri, subentrò la narrazione dell'oscuro malessere di vivere che segna come un destino tragico un 'ultimo uomo', Vittorio detto Accattone, un lenone privo della volontà e del cinismo di esserlo fino in fondo. La diversità di Accattone rispetto agli altri papponi di borgata è descritta da Pasolini senza idealizzare il suo personaggio ma lasciandogli tutte le sue contraddizioni più stridenti e inconciliabili, nel quadro calcificato e bruciato dal sole di una borgata chiusa come un carcere.
La fotografia di Tonino Delli Colli, che seguì fedelmente le intenzioni del regista debuttante, ha un bianco e nero fortemente contrastato che imprime al film una dimensione funebre, particolarmente evidente nella bellissima sequenza del sogno dove Accattone immagina di assistere al proprio funerale e chiede al becchino di farsi scavare la fossa al sole. L'inconscia corsa del protagonista verso la morte è continuamente prefigurata da episodi anticipatori (un pericoloso tuffo nel Tevere, uno svenimento all'osteria, tre violente scene di lotta, un pestaggio, l'immersione del volto fradicio nella sabbia, che lo trasforma in una maschera mortuaria etc.) e assurge a paradossale, trasgressiva via crucis laica, sottolineata dall'uso di una musica sacra (la Passione secondo Matteo di Bach).
Fin dal primo film, Pasolini mescolò fra loro interpreti presi dalla strada (come l'esordiente Franco Citti) a professionisti (Adriana Asti) ma nel doppiaggio del protagonista ricorse all'attore Paolo Ferrari. Accattone avrebbe dovuto essere prodotto dalla Federiz, la società di Rizzoli e Fellini, ma i provini furono giudicati insoddisfacenti e subentrò il giovane e (allora) audace Alfredo Bini. Questi organizzò un dibattito alla mostra di Venezia, coinvolgendo molti scrittori importanti e poi una serata contro la censura (cui partecipò anche Fellini) quando il ministero cercò di boicottare e danneggiare il film prorogando strategicamente ogni decisione sul nulla-osta."

Roberto Chiesi

Proiezioni:
Mercoledì 26 agosto 2020
Arena Puccini
21.30
L'evento è parte di: Arena Puccini 2020

Tariffe:

Prezzo del biglietto

Se acquistato on-line (opzione consigliata):
Posto unico euro 5
L'acquisto può essere effettuato fino alle ore 20.30 del giorno stesso.

Se acquistato alla biglietteria dell'Arena Puccini (posti rimanenti) dalle ore 20.45:
Intero euro 6
Ridotto euro 5

Riduzioni
Over 60, clienti BPER Banca, soci DLF, soci Coop (la tessera è individuale), soci Coop Dozza, Card Musei Metropolitani Bologna, studenti universitari, Amici Cineteca di Bologna, Agis Cinema, ragazzi fino a 11 anni, militari, Circolo Dozza A.T.C.

Per l'accesso alle proiezioni comprese tra il 25 e il 31 agosto, oltre alle tariffe ordinarie dell'Arena Puccini sopra indicate, valgono anche le modalità previste per la partecipazione al Festival Il Cinema Ritrovato.

Dettagli sul luogo:
via Sebastiano Serlio, 25/2

Apertura cassa: ore 20.45

Documenti

Scheda del film

Tipo di File: PDF Dimensione: 119.89 Kb